La lettera di Patrick Zaky alla famiglia: “Mi mancate tanto, più di quanto io possa esprimere in poche parole”.
ROMA – A distanza di diversi mesi dal suo arresto Patrick Zaky ha inviato una lettera alla famiglia per rassicurare sul suo stato di salute. La lettera è stata svelata dal gruppo di attivisti che da tempo chiede la liberazione del giovane egiziano arrestato dalle autorità locali ad inizio febbraio.
“Cari, sto bene e in buona salute – si legge nel testo – e spero anche voi. Famiglia, lavoro, amici e università di Bologna, mi mancate tanto, più di quanto io possa esprimere in queste poche parole. Un giorno sarò libero e tornerò alla normalità, e ancora meglio di prima“.
Noury: “Una bella notizia. La nostra battaglia non si ferma”
La lettera è stata accolta con soddisfazione da Riccardo Noury. Il portavoce di Amnesty International Italia ai microfoni dell’Ansa ha ribadito la necessità di liberare il giovane egiziano.
“Una notizia bella – ha sottolineato Noury – una lettera molto dolce che ci dà confronto, che ci sprona ad impegnarci ancora di più per assecondare il desiderio di Patrick, che poi è un diritto più che un desiderio. E cioè quello di tornare in libertà. Bello leggere che stia bene sia dal punto di vista di salute che di spirito. Continua la campagna per chiedere il suo rilascio, immediato e incondizionato“.
La lunga battaglia per liberare Zaky
La lunga lotta per liberare Zaky continuerà nelle prossime settimane con i continui appelli che, fino a questo momento, non hanno portato i risultati sperati. Il giovane egiziano si trova in carcere ormai da diversi mesi con in Italia che le manifestazioni non sono mancate per chiedere la liberazione del ricercatore.
E nelle prossime settimane continueranno le richieste da parte di tutti gli attivisti impegnati per riportare in libertà il giovane Patrick.